Contributo latte artificiale
Contributo a madri con particolari condizioni di salute per l’acquisto di latte artificiale fino al compimento del sesto mese di vita di ciascun figlio
Per le madri che non possono allattare perché affette da determinate condizioni di salute (patologie o indicazioni terapeutiche), il Ministero della Salute ha predisposto un contributo per l’acquisto di sostituti del latte materno, qualora non fosse possibile ricorrere alle banche del latte umano donato (BLUD).
cos'è - facoltativo
A chi è rivolto
Il contributo è rivolto alle donne in condizioni materne che non possono allattare temporaneamente o permanentemente.
Sono considerate indicazioni permanenti:
- infezione da HTLV1 e 2;
- sindrome di Sheehan;
- alattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
- mastectomia bilaterale;
- morte materna.
Sono considerate indicazioni temporanee (da sottoporre a verifica mensile):
- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
- infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
- lesione luetica sul seno;
- tubercolosi bacillifera non trattata;
- mastite tubercolare;
- infezione da virus varicella zooster;
- esecuzione di scintigrafia;
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
- assunzione di droghe (escluso il metadone);
- alcolismo.
Requisiti per accedere
Per accedere al contributo è necessario:
- accertamento e certificazione da parte di un neonatologo, pediatra o medico di base della patologia o indicazione terapeutica (da fare mensilmente per le controindicazioni temporanee);
- prescrizione da parte dello specialista delle formule per lattanti incluse nel registro nazionale;
- ISEE (che non deve superare i € 30.000 annui).
Valore del contributo
Il contributo varia a seconda del numero di domande ricevute e della disponibilità dei fondi, non supera i 400 € per ciascun figlio ed è previsto per l’allattamento fino al sesto mese di vita del neonato.
Quando fare domanda
Se la controindicazione interessata dal contributo è già presente in stato di gravidanza, è possibile iniziare l’iter per la presentazione della domanda.
Nei casi in cui si presentasse successivamente, la domanda può essere presentata purché il neonato non abbia superato i sei mesi di vita.
Come fare domanda
Per fare domanda è necessario presentare la documentazione elencata all’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza, che autorizza l’erogazione del contributo.
Terminologia utile
Per saperne di più
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